La carta nei paesi industrializzati è ovunque, spesso viene buttata poco tempo dopo essere stata acquistata, e solo una parte viene correttamente riciclata. Per questo bisogna fare di più per ridurre l’impatto ambientale dell’industria cartiera. La richiesta arriva da Michael Renner, ricercatore del Worldwatch institute, in un articolo dal titolo “Paper production levels off”.
Quanta carta consumiamo. Nel 2013, per il secondo anno consecutivo, la produzione mondiale di carta e cartone è calata leggermente arrivando a 397,6 milioni di tonnellate secondo i dati dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), dopo aver sfondato le 400,6 milioni di tonnellate nel 2011. Quattro paesi ne producono più della metà: Cina, Stati Uniti, Giappone e Germania.
Perché riciclare è meglio. Sempre secondo la Fao, la produzione di carta riciclata ha raggiunto le 215 milioni di tonnellate nel 2013, circa il 54 per cento del totale, rispetto al misero 20 per cento dell’inizio degli anni Sessanta.
Si può fare di più e meglio, conclude Renner, perché evitando gli sprechi e aumentando il riciclo di carta e cartone ne beneficiano tutti, l’umanità e la natura. Ridurre l’impronta della produzione di carta significa, allo stesso tempo, salvare gli habitat, produrre meno rifiuti e ridurre consumi e inquinamento. Non ci resta che agire partendo da quel foglio di carta che hai sottomano. Prima di buttarlo, sei sicuro che non possa essere usato per segnarti qualche appunto?